TEST MEDICINA: COSA CAMBIA PER GLI ASPIRANTI CAMICI BIANCHI
In questi ultimi giorni si parla tanto dell’abolizione del test di ingresso per la facoltà di medicina.
Ecco quello che sappiamo deriva dal Testo unico modificato, ora diventato Disegno di legge delega e dal comunicato stampa del MUR:
- il numero aperto a medicina è previsto solo per il 1° semestre;
- nei primi 6 mesi ci saranno esami caratterizzanti e discipline qualificanti comuni ai corsi di studio di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria;
- per accedere al 2° semestre bisogna conseguire tutti i CFU stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre svolti secondo standard uniformi nonché alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale;
- consentire agli studenti che non siano stati ammessi al secondo semestre dei corsi di medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria o che abbiano conseguito i CFU richiesti in altri corsi di studio e che intendano accedere ai medesimi corsi di laurea magistrale di poter ripetere, anche negli anni successivi, gli esami di profitto previsti nell’ambito del primo semestre dei suddetti corsi di laurea, qualora la votazione conseguita non sia sufficiente a superare la selezione.
- la riforma include, inoltre, iniziative di orientamento già durante gli ultimi anni di scuola secondaria, con percorsi specifici per favorire l’ingresso nei corsi di laurea.
Con ogni probabiltà la riforma non riuscirà già a partire dal 2025.
Quali sono le incertezze oggi esistenti?
- ancora non sappiamo quali saranno gli esami caratterizzanti. In passato, si è parlato di Anatomia, Chimica, Fisica medica, Biologia.
- gli esami devono svolgersi secondo standard uniformi, che ancora non si conoscono.
- non conosciamo i criteri per la formazione della graduatoria di merito nazionale, oltre ai CFU.
- gli studenti già iscritti a Biologia, Farmacia, Chimica saranno avvantaggiati? Infatti, avranno già dato questi esami e quindi saranno decisamente più preparati rispetto ai candidati appena diplomati;
- dato che gli atenei non sono attrezzati, dove si terranno le lezioni? Si farà ricorso alle università telematiche?
Cosa dobbiamo aspettarci?
L’iter è lungo:
- gli emendamenti al DDL devono essere presentati entro il 21 novembre;
- il 26 novembre il testo arriverà all’assemblea plenaria del Senato per la votazione;
- poi dovrà passare alla Camera e, in caso di nuove modifiche, alla Commissione Bilancio;
- quindi, sarà votato dalla Camera;
- a questo punto, il MUR dovrà emettere i decreti attuativi, da sottoporre al parere della Camera. Solo allora conosceremo i dettagli della riforma, quali materie, criteri di selezione, etc.;
- finalmente, ci sarà l’entrata in vigore.
Quindi, se questo iter non dovesse concludersi in tempo, nel 2025 ci sarà di nuovo il test di medicina.
Consigliamo, ad ogni modo, di prepararsi bene sulle materie di chimica, biologia e anatomia.
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