
SUPPLENZE 2022: GLI ERRORI DELL’ALGORITMO
Si è ormai conclusa la prima tornata nell’attribuzione delle supplenze da I fascia. Tanti sono stati i malcontenti e troppi i malfunzionamenti. Vediamo insieme quali sono stati gli errori più comuni riscontrati nel funzionamento dell’algoritmo.
- Il software ancora crea problemi nel sommare spezzoni, che gli Uffici scolastici dovranno realizzare “manualmente”. La somma di più spezzoni serve a raggiungere un numero di ore adeguato a garantire un salario dignitoso.
- Il sistema ha applicato le precedenze previste dalla legge 104/1992 in modo indiscriminato, facendo scavalcare persino persone collocate in graduatorie che hanno chiaramente una priorità, come nel caso dei docenti specializzati scavalcati sui posti di sostegno da chi non ha la specializzazione.
- il software ha trattato le riserve di legge per il personale con invalidità civile e le altre riserve previste dalla legge senza rispetto di graduatorie diverse e fasce diverse, tanto che docenti senza specializzazione hanno avuto la supplenza su posto di sostegno mentre docenti specializzati non sono stati nominati.
Un errore particolarmente sgradevole, se consideriamo anche il danno agli studenti con disabilità, che potrebbero beneficiare di docenti specializzati e invece si ritrovano al fianco insegnanti senza preparazione sul sostegno. Peraltro la situazione degli alunni con disabilità è in partenza preoccupante, per il continuo ricambio dei docenti di sostegno, tale da spezzare ogni anno la continuità didattica e inficiare gli esiti dei progetti pedagogico-didattici costruiti attorno all’alunno con disabilità. A dispetto dei migliaia di docenti specializzati sul sostegno grazie al Tfa, infatti, nelle classi arrivano precari non specializzati in quanto gli altri preferiscono spostarsi sulla materia (posto comune) alla prima occasione, lasciando una parte cospicua di posti ai colleghi non specializzati da GaE e GPS II fascia incrociate.
L’algoritmo mostra delle criticità importanti, insomma. Si tratterebbe di errori molto comuni, segnalati in tutte le province. Ad esempio, pensiamo al caso di Reggio Calabria, provincia nella quale l’ufficio territoriale aveva già assegnato gli incarichi di supplenza da GaE e GPS e adesso si ritrova a rifare tutto da capo, per rimediare agli errori.
Aggravante della situazione è che molti docenti hanno dovuto scegliere le sedi al buio, senza conoscere preventivamente quelle con i maggiori posti disponibili, per poi ritrovarsi doppiamente danneggiati, dalle scelte di fatto casuali e dagli errori del sistema.