Studente con disabilità escluso dagli esami di maturità ottiene giustizia
Un alunno pugliese, escluso dagli esami di maturità dai suoi insegnanti, è stato successivamente ammesso alla sessione straordinaria dal TAR, come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno. Il ragazzo, con una disabilità cognitiva, avrebbe dovuto seguire un piano didattico individualizzato che, secondo la denuncia della famiglia, non è stato mai attuato.
“Irragionevolezza della motivazione” è quanto emerge dall’ordinanza del TAR, in cui i giudici sottolineano come la valutazione negativa dello studente fosse strettamente legata alla sua disabilità, anziché tener conto delle sue specifiche esigenze. La decisione di escluderlo dagli esami è stata quindi giudicata irragionevole e insufficiente.
Secondo la famiglia, l’istituto non ha mai implementato il percorso personalizzato previsto dalla normativa, trattando il ragazzo come gli altri studenti: stesse prove e tempi senza alcuna agevolazione. Inoltre, nel corso delle verifiche, non gli sarebbero stati concessi i tempi aggiuntivi previsti per la sua condizione.
La scuola, invece, ha sostenuto che lo studente non avrebbe partecipato attivamente alle attività didattiche, un comportamento che, secondo la difesa, è strettamente legato alla sua patologia. I genitori, dal loro canto, hanno accusato l’istituto di aver creato un ambiente demotivante e di indifferenza, non offrendo il sostegno necessario.
Infine, è emerso anche un episodio di bullismo, con la diffusione di foto e video del ragazzo per ridicolizzarlo, episodio sul quale la scuola non avrebbe preso alcun provvedimento nei confronti dei responsabili.
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