
Secondaria Secondo Grado: come costruire il nuovo PEI?
Scuola, famiglia e servizi sono chiamati a realizzare un progetto educativo condiviso che possa consentire un pieno sviluppo della persona umana.
Il modello tradizionale di PEI, allegato al Decreto 182/2020, si inserisce nella stagione dell’inclusione italiana.
Il nuovo Pei si divide in sezioni. Vediamole insieme
Nella prima parte bisognerà compilare il quadro informativo dello studente, ovvero trascrivendo la situazione familiare dell’alunno e, dunque, una sua descrizione. Tale parte sarà a cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO.
Nella seconda sezione troveremo gli “Elementi generali desunti dal Profilo di funzionamento”. Qui bisognerà riportare una “Sintetica descrizione, considerando in particolare le dimensioni sulle quali va previsto l’intervento e che andranno quindi analizzate nel presente PEI”.
Il nuovo Pei parte dai punti di forza sui quali costruire gli interventi didattici ed educativi. Questi ultimi dovranno essere declinati nelle 4 dimensioni previste dal decreto 182/20, ovvero:
– dimensione della relazione, dell’interazione e della socializzazione, che fa riferimento all’area del sè, del rapporto con gli altri, la motivazione verso la relazione consapevole con gli adulti o i pari;
-dimensione della comunicazione e del linguaggio, che attiene alla competenza linguistica, intesa come comprensione del linguaggio orale, alla produzione verbale e al relativo uso comunicativo del linguaggio verbale o alternativo;
-dimensione dell’autonomia e dell’orientamento, che fa riferimento all’autonomia della persona e dell’autonomia sociale, alle dimensioni motorio-prassiche e sensoriali;
-dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento, fa riferimento alle capacità mnesiche, intellettive e all’organizzazione spazio-temporale; al livello di sviluppo raggiunto in ordine alle strategie utilizzate per la soluzione di compiti legati alla fascia di età, agli stili cognitivi, alle competenze di lettura, scrittura, calcolo, decodifica di testi o messaggi.
E’ consigliabile compilare congiuntamente la sezione relativa agli elementi generali desunti dal Profilo di funzionamento e quella concernente i punti di forza suddivisi nelle quattro dimensioni.
Per quel che concerne, invece, il raccordo con il progetto individuale ex L. 328/2000 nel PEI andranno sintetizzati gli aspetti più rilevanti per le attività scolastiche evidenziando i punti in cui occorre definire strategie comuni per rendere più incisivi gli interventi volti all’adultità del discente.
Per quanto riguarda il Progetto di vita bisogna verificare se:
– è stato consegnato in copia alla scuola;
-è stato richiesto dai genitori ma non ancora redatto: in questo caso la scuola potrà avere un ruolo propositivo e potranno essere inserite delle indicazioni da far confluire nel progetto di vita;
-il progetto non è stato nè richiesto nè redatto: in questa fattispecie lo spazio resterà in bianco anche se il GLO potrà comunque dare delle indicazioni in materia di attività extrascolastiche dello studente.
La sezione 4, come sopra detto, prevede la descrizione dei punti di forza nelle 4 dimensioni sopra riportate.
La sezione 5 riporta gli interventi da attuarsi nelle 4 dimensioni suddividendo:
-obiettivi;
-interventi metodologici e didattici;
-modalità di verifica.
La sezione 6 concentra la sua attenzione sul contesto, setting fondamentale ai fini della realizzazione di un ambiente inclusivo. In questa fase bisognerà individuare barriere e facilitatori, ponendo attenzione anche sugli atteggiamenti e sulle relazioni. Nell’agire didattico è, infatti, importante muoversi tenendo in considerazione diversi piani di azione interconnessi tra di loro. La differenziazione formativa e didattica promuove processi di apprendimento significativi volti al raggiungimento del successo formativo di ogni alunno. I docenti, curriculari e di sostegno, possono differenziare il processo, i contenuti, i prodotti, tenendo conto dei punti di forza e di debolezza di ciascun alunno evitando frustrazioni e, dunque, prevendo e contrastando l’acerrima dispersione scolastica.
Dopo l’analisi del contesto della sezione 6, nella sezione 7 si procederà con la descrizione degli interventi sul contesto onde concretizzare un ambiente inclusivo. Gli interventi dovranno interessare non solo le esigente dell’alunno con disabilità ex L. 104/92 ma tener conto dell’UDL, ovvero di una progettazione universale e accessibile a tutti. Per realizzare un ambiente inclusivo bisognerà rimuovere le barriere dell’apprendimento e della partecipazione ed introdurre facilitatori universali, quali: prosocialità, relazioni sociali strutturate, autodeterminazione, pluralità di attività e metodologie utilizzate.
La sezione 8 è dedicata agli interventi sul percorso curriculare e in questa sede si andranno a definire gli interventi educativi e didattici da esplicare. Per la scuola secondaria di secondo grado sono previste indicazioni in merito alla progettazione del PCTO. Questa, naturalmente, è la parte del PEI che potrà essere maggiormente sottoposta a verifica in quanto compito del docente, quale libero professionista riflessivo, è quello di registrare costantemente i feedback dei propri alunni e calibrare la sua azione didattica sulla base delle loro esigenze.
Nella sezione 9 il GLO descrive come viene organizzato il progetto di inclusione descritto dal PEI. Si chiederà, quindi, se lo studente segue orario ridotto, per quante ore è seguito, le eventuali risorse destinate agli interventi di assistenza igienica e di base, la presenza o meno degli assistenti alla comunicazione, il trasporto scolastico, le uscite didattiche, etc.
La sezione 10 è dedicata alla certificazione delle competenze nei 4 assi e la sezione 11 enuclea la verifica finale.
Il PEI redatto ad inizio anno scolastico è comunque una previsione che richiede necessariamente di essere sottoposto a verifica finale per esaminare l’efficienza e l’efficacia delle azioni intraprese durante l’intero percorso didattico.
La sezione 12 disciplina il PEI provvisorio. Per quest’ultimo è prevista la scadenza di fine giugno, da ritenere come non derogabile essendo il parere del GLO necessario per i successivi adempimenti che portano all’assegnazione delle risorse di sostegno da concludersi entro l’inizio dell’anno successivo.
Nella sua globalità il nuovo PEI ricalca la dimensione biopsicosociale promossa dall’ICF e tende a valorizzare la persona a tutto tondo mettendo in luce le potenzialità insite in ognuno di noi.
La scadenza del nuovo PEI è fissata per la fine del mese di ottobre.
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