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PIOGGIA DI RIMBORSI PER GLI EX MEDICI SPECIALIZZANDI 78-2006.
AL VIA NUOVA AZIONE COLLETTIVA.
La Direttiva Comunitaria del 1982 (82-76 CEE) aveva previsto che i medici che frequentavano un corso di specializzazione avrebbero dovuto ricevere un’adeguata remunerazione. Lo Stato italiano ha recepito, peraltro parzialmente, tale Direttiva solo nel 1991, con il D.Lgs. dell’8 agosto 1991, n.257, che ha stabilito per gli specializzandi iscritti a partire dall’anno accademico 91/92 l’importo di Euro 11.103,00 per ogni anno di specializzazione. Nulla è stato riconosciuto in favore dei medici immatricolatisi alla specializzazione negli anni accademici successivi al 1° gennaio 1983 o a coloro che a quella data stavano già frequentando i corsi da alcuni anni.
Copiosa è la giurisprudenza in merito e i Tribunali hanno sempre dato ragione ai ricorrenti.
Nell’ anno 2003: Prima importante sentenza della CORTE DI CASSAZIONE
La Corte di Cassazione si pronunciò per la prima volta nel 2003, con una importantissima sentenza che stabilì che bisognava erogare la borsa di studio anche a quei medici che avevano lavorato durante gli anni della Scuola ed a quelli che non avevano frequentato le lezioni, indicando nell’inadempienza dello Stato la causa per cui i medici sono stati costretti a seguire un corso di specializzazione privo delle regole previste nella Direttiva CEE.
A questa sentenza ne seguirono tre emesse dal Tribunale di Roma nel 2006, tutte e tre vinte dai medici solo perché l’avvocatura dello Stato non si presentò in giudizio. Vennero riconosciuti mediamente 11.103,00€ annui oltre agli interessi a partire dalla data della presentazione del ricorso.
Nell’anno 2009: riconosciuti anche interessi e rivalutazione monetaria
Nel 2009 venne pubblicata una sentenza della Corte di Cassazione molto importante perché per la prima volta la stessa riconobbe, oltre alla borsa di studio, anche gli interessi e la rivalutazione monetaria a partire dall’anno di specializzazione del medico (circa 30.000,00€ annui) e stabilì che la prescrizione era decennale, ma non chiarì quale era la data dalla quale farla iniziare a decorrere.
Nell’anno 2013: si è mossa anche la classe politica ed è stato presentato un Disegno di Legge che prevede la corresponsione di 13.000€ per ogni anno di specializzazione ai medici che avranno presentato una domanda giudiziale entro la data di entrata in vigore del Disegno di Legge stesso.
Gli specializzandi dal 1994 al 2006, invece, hanno ingiustamente percepito solamente una borsa di studio di appena 11.000,00 Euro annui lordi, senza alcun diritto a maternità e malattie, con il divieto di svolgere ogni altro lavoro. Pertanto a loro lo Stato deve riconoscere:
- la differenza retributiva per tutti gli anni di specializzazione
- la rivalutazione ed Interessi
- il versamento degli oneri contributivi.
Per quanto concerne il termine di prescrizione del suddetto diritto si parla del 2017, sia per chi ha frequentato una scuola post-laurea tra il 1978 e il 1993 (senza ricevere alcun compenso), sia per chi si è specializzato tra il 1994 e il 2006 (ricevendo una borsa di studio parziale). Per i primi, la prescrizione inizierebbe il 20 ottobre 2007 (data in cui l’obbligo di attuare la direttiva europea è cessato). Di conseguenza, il termine decennale è previsto per il 20 ottobre del 2017. Per quanto riguarda, invece, gli ex specializzandi ’94-2006, la prescrizione (sempre decennale) inizierebbe a decorrere a partire dalla data di emanazione dei tre DPCM (Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri) del 7 marzo, 6 luglio e 2 novembre 2007. La prescrizione scadrebbe dunque negli stessi giorni del 2017. In quest’ultimo caso, però, non essendoci una norma attuativa nei confronti dei medici che si sono iscritti prima del 2006, non è detto che quella del 2 novembre sia, in realtà, l’ultima data utile.
Secondo la dottrina, tale data potrebbe essere slittata in avanti. Sostiene il Professor Alleva: «Se la data in cui interverrà la prescrizione è effettivamente e definitivamente stabilizzata è un fatto di interpretazione. Non è scritta da nessuna parte in questi termini. Quindi esiste la possibilità di spostare questa data in avanti».
Dati gli enormi esborsi dello Stato in queste ore si discute in Parlamento di un eventuale accordo transattivo valido solo per quei medici che hanno presentato ricorso.
Alla luce della possibilità di un eventuale ricorso transattivo e per non incorrere nella prescrizione, che potrebbe avvenire nell’anno 2017 lo studio legale del Centro Studi Ulisse consiglia a tutti i medici specializzati negli anni 78-2006 di intraprendere azione legale per veder finalmente riconosciuto il loro diritto prima dello scadere dell’anno 2016.
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