
MOBILITÀ DOMANDE DAL 13 APRILE AL 6 MAGGIO. ATA DAL 4 MAGGIO AL 24 MAGGIO.
MOBILITÀ DOMANDE DAL 13 APRILE AL 6 MAGGIO. ATA DAL 4 MAGGIO AL 24 MAGGIO.
MOBILITÀ DOMANDE DAL 13 APRILE AL 6 MAGGIO. ATA DAL 4 MAGGIO AL 24 MAGGIO – Firmato il contratto sulla mobilità, le domande docenti dal 13 aprile al 6 maggio. ATA dal 4 maggio al 24 maggio.
Ecco le principali novità apportate alla legge 107/2015:
– deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia di titolarità e nella scuola in cui si è ricevuto l’incarico triennale, per cui tutti i docenti, compresi i neo assunti (assunti cioè il 01/09/2016), potranno presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale;
– domanda unica sia per il trasferimento provinciale che interprovinciale (restano distinte le domande per i passaggi di cattedra/ruolo, tante domande quanti sono i passaggi richiesti);
– scomparsa fase comunale, per cui la mobilità prevederà solo la fase provinciale e interprovinciale;
– non esprimibilità di comuni e distretti;
– richiesta, tra le preferenze, non solo di ambiti territoriali ma anche di scuole: 5 scuole al massimo e 10 ambiti;
– impossibilità, per i docenti titolari di ambito con incarico triennale, di esprimere l’ambito di titolarità e la scuola in cui si ha l’incarico triennale;
– titolarità su scuola per chi ottiene il trasferimento in una delle istituzioni scolastiche espresse nel modulo-domanda;
– equiparazione, nelle sole domande di mobilità, del servizio pre-ruolo o svolto in altro ruolo al servizio nel ruolo di appartenenza;
– organico unico per gli istituti comprensivi comprendenti più plessi anche di comuni diversi e per gli istituti di istruzione superiore con più indirizzi e sedi (ciò vuol dire che nella domanda si potrà indicare non più il codice dei plessi o indirizzi ma il codice della sede di organico; sarà poi il dirigente scolastico ad assegnare i docenti ai plessi in base ai criteri stabiliti dalla contrattazione d’Istituto);
– le aliquote destinate alle mobilità territoriale interprovinciale, a quella professionale e alle immissioni in ruolo: ai trasferimenti interprovinciali andrà il 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali; ai passaggi di cattedra e di ruolo il 10%; alle immissioni in ruolo il 60% dei posti liberi dopo i trasferimenti provinciali.
