
IMMISSIONI IN RUOLO 2021: SARA’ L’ANNO DEI PRECARI?
Il record di 200mila supplenti di settembre 2020 non può ripetersi a settembre 2021. È l’impegno che il premier Mario Draghi ha chiesto al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, considerando anche che lo scorso anno le ultime supplenze sono state assegnate (sul sostegno, ma non solo) a dicembre inoltrato con molte scuole di nuovo in Dad. Per scongiurare un nuovo attacco di «supplentite» si sta lavorando a un maxi-piano di stabilizzazioni destinato a coinvolgere almeno 50mila precari. Se non 60mila, come confermano anche fonti sindacali.
Al ministero dell’Istruzione starebbero infatti lavorando per produrre quelle assunzioni che negli ultimi anni non si sono potute attuare (se non in numeri risicati) per mancanza di candidati: quindi, per i precari da assumere si potrebbero rispolverare quei concorsi per soli titoli e servizi attuati per l’ultima volta da Sergio Mattarella ministro dell’Istruzione ormai più di vent’anni fa.
Considerando l’alta molte di cattedre libere – 60 mila posti vacanti e altri circa 30 mila pensionamenti in arrivo – non pochi precari si potrebbero così ritrovare di ruolo a ridosso di casa. Mentre che è stato assunto l’anno scorso non potrà spostarsi fino al 2024.
La conferma del blocco quinquennale potrebbe rappresentare davvero un dono per i precari? Staremo a vedere?
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