
IL RAMMARICO DEI DOCENTI ADSS: DALLA MANCATA MINI CALL ALL’INCERTEZZA DELLE GPS
Non è certo un anno fortunato per i docenti della C.d.C. ADSS. Tanti soldi spesi per la specializzazione ma sempre più esigui sbocchi lavorativi.
Dall’apertura delle GPS fino ad oggi si sono trovati a combattere contro l’incertezza di un Ministero che cambia continuamente le carte in tavola.
Partiamo dalle abilitazioni dei 30CFU che hanno consentito di caricare ben 36 punti anche sul sostegno. Sarà anche giusto ma perchè non dirlo subito in modo che ciascun aspirante docente avrebbe potuto valutare con maggiore contezza la propria situazione?
Mini call: circa 19 mila posti liberi ma 0 posti assegnati per la mini call ai docenti con titolo ADSS.
Si dice che sia l’Europa ad imporlo perchè bisogna accantonare i posti per i concorsi PNRR ma negli scorsi anni allora perchè non si è data precedenza a coloro presenti nelle graduatorie di merito dei concorsi già svolti e si è aperta la strada della mini call, creando così una notevole disparità di trattamento tra ieri e oggi?
Inoltre precisiamo che il primo concorso PNRR ha previsto un numero di posti messi a bando a dir poco ridicolo se paragonato al numero delle cattedre libere. Ci si augura allora, data la scelta di bloccare la mini call, che nella seconda tornata siano banditi centinaia di posti.
Ancora, le cattedre al Sud scarseggiano ma se andiamo a vedere i numeri di posti riservati agli Atenei per le specializzazioni, le Università (soprattutto campane) vantano cifre spaventose che alimentano solo l’illusione e la falsa speranza in tanti aspiranti colleghi.
Non è forse giunto il momento di cambiare rotta?
Infine, questione CLIL, a chiusura delle GPS il Ministero pubblica una nota in cui si mette in discussione la loro validità, quando ormai centinaia di docenti avevano già provveduto ad inserire il titolo sulla base delle tabelle ministeriali relative ai titoli e ai loro punteggi. Aggiungiamo che fino a pochi mesi prima altre centinaia di docenti hanno anche conseguito un ruolo magari con questi stessi CLIL. Non è forse questa un’ennesima disparità di trattamento? Togliamo il ruolo a chi possiede uno dei dibattuti CLIL?
Uno Stato (di diritto) può continuamente cambiare le norme in corso d’opera giocando con la vita umana e professionale di migliaia di docenti costretti già da un sistema malato a vivere nella precarietà?
Si parla di seguire l’Europa ma la stessa Europa ci dice pure di non prolungare la precarietà otre il congruo termine, perchè allora il nostro amato Ministero non ossequia pure questa disposizione ma si limita a bloccare la mini call!?!
Eh sì mala tempora currunt per i docenti ADSS …almeno fino a quando non si darà voce ai propri diritti.