GRADUATORIE DOCENTI: IL PARERE DEL CSPI. PRO E CONTRO.
Punti di forza
- Il CSPI esprime parere favorevole a condizione che siano accolte le considerazioni e le proposte di modifica avanzate. A questo punto il Ministero dell’Istruzione potrà accogliere o meno i rilievi avanzati dal CSPI e procedere alla pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale.
- Il CSPI esprime apprezzamento per l’istituzione delle nuove graduatorie provinciali per le supplenze (da ora in poi GPS) e per l’aggiornamento delle graduatorie d’istituto.
- Si apprezza, inoltre, il fatto che la procedura per la predisposizione delle graduatorie sia stata complessivamente informatizzata determinando da una parte semplificazione e alleggerimento dell’attività amministrativa, dall’altra condizioni di maggiore trasparenza, correttezza e omogeneità di trattamento delle posizioni degli aspiranti supplenti.
Punti di debolezza
- L’Ordinanza introduce rilevanti novità rispetto alla normativa vigente della quale sarebbe stato opportuno tenere conto nella stesura del provvedimento in esame. Il CSPI esprime perplessità dato che le modifiche in peius potrebbero generare un grosso contenzioso.
- per quanto riguarda la costituzione delle graduatorie di seconda fascia riservata agli studenti di Scienze della Formazione, pur riconoscendo la fase di emergenza straordinaria si ritiene opportuno predisporre, in via temporanea, un elenco graduato provinciale distinto dal resto delle graduatorie che debbono restare riservate agli aspiranti che sono in possesso del titolo di studio.
- Per quanto riguarda la valutazione dei titoli culturali e artistici, per quanto si condivida l’esigenza di semplificare e velocizzare il più possibile la predisposizione delle graduatorie, occorre però porre la massima attenzione nei confronti delle legittime aspettative di tanti precari che hanno maturato e acquisito titoli sulla base della normativa attualmente vigente e che, in base alle nuove disposizioni, vedrebbero improvvisamente stravolta la propria posizione in graduatoria. Per questo motivo si propone di mantenere le tabelle attualmente in vigore, di cui al DM 131/2007 e al DM 374/2017. Per quanto riguarda invece le classi di concorso A-55, A-56, A-59, A-63 per i titoli acquisiti successivamente si rinvia alla proposta in calce al parere.
- nella normazione degli effetti del mancato perfezionamento e risoluzione anticipata del rapporto di lavoro di cui all’art. 14 si omettono o si aggiungono fattispecie difformi rispetto al Regolamento;
- nell’articolo 14, tra le altre difformità, non è più previsto quanto il Regolamento 131/2007 prevede all’art. 8, c. 2: «Il personale che non sia già in servizio per supplenze di durata sino al termine delle lezioni od oltre ha facoltà, nel periodo dell’anno scolastico che va fino al 30 di aprile, di risolvere anticipatamente il proprio rapporto di lavoro per accettarne un altro di durata sino al termine delle lezioni od oltre»;
- nell’articolo 12 non è più previsto quanto il Regolamento 131/2007 prevede per le GAE: durante il periodo occorrente per il completamento delle operazioni ed esclusivamente prima della stipula dei relativi contratti, è prevista la possibilità della rinuncia ad una proposta di assunzione per supplenza temporanea sino al termine delle attività didattiche per l’accettazione successiva di supplenza annuale per il medesimo o diverso insegnamento;
- nella tabella di valutazione dei titoli delle graduatorie di terza fascia d’Istituto rispetto alle tabelle di cui al D.M. n. 131 del 13 giugno 2007 e al D.M. n. 374 del 1° giugno 2017, l’Ordinanza prevede una valutazione molto inferiore per alcuni titoli e la mancata valutazione dei titoli artistici. Risultano sottovalutati, altresì, alcuni percorsi formativi come i master universitari accademici di I o II livello, soprattutto per quelli già conseguiti, e sopravvalutati altri come ad esempio l’attività di ricerca scientifica che possono essere non coerenti con l’insegnamento.
- Tali cambiamenti nell’imminente uscita delle domande di inserimento per le supplenze stanno generando forte preoccupazione tra gli aspiranti a causa dello stravolgimento significativo della posizione dei docenti che hanno prestato servizio da anni nella scuola.
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